l'altrove - Raffaella Vaccari

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opere
L’altrove

“L’artifiziosa e maestrevole tela di ragno cela segreti impensabili” 
                                                                                           Leonardo da Vinci





Esiste una grande differenza fra aggressività maschile e femminile: l’aggressività è legata alla differente struttura funzionale degli organi sessuali. L’aggressività maschile è penetrante, mentre quella femminile è avvolgente: la divorante natura uterina è un’eco evidente della voracità degli organi sessuali femminili. Un animale che esemplifichi questo tipo di aggressività femminile è per me il ragno, archetipo della doppia natura femminile, esemplificata nella figura della Grande Madre.
La ragnatela rappresenta la perfezione e la resistenza, l’ordine cosmico contrapposto al caos, ma anche destino e ponte per il passaggio dalla Terra al Cielo, fra mondi non comunicanti: diventa un mezzo per salire da un mondo all’altro.
Il ragno che si solleva nello spazio simboleggia la conquista della libertà, ovvero la realizzazione spirituale.
La farfalla è metafora dell’essere liberato dalla materia: simbolo di quella trasformazione e rinascita che porta verso cose d'ordine superiore; insegna a trasformare la vita consapevolmente, a creare situazioni del tutto nuove.

 

Rappresenta anche la libertà conquistata sapendo sciogliersi dai lacci dei conformismi, dai dogmi di qualunque natura imposti per arrivare ad avere un rapporto nuovo con la natura e con ciò che ci circonda: un ritorno alle origini che rimanda inevitabilmente al tema della donna che crea, genera, rinnova, per riscoprire la radice comune femminile e per ricordare che accanto ad un sentire maschile patriarcale, la forza dell’Uno che vede nell’altro il nemico, esiste un sentire al femminile, accogliente, che armonizza con gli altri, la forza della collettività fatta di unione e solidarietà.
Gli insegnamenti delle Antiche Tradizioni Femminili parlavano una lingua sacra che guidava le donne verso un corpo sacro, un amore sacro, una terra sacra, verso una natura sacra e inviolabile; parlavano di un mondo matriarcale in cui il motivo dominante nell’ideologia e nell’arte era la celebrazione della vita e la natura la fonte del sacro.

Auspico che il sacro femminile torni a far parte dei nostri cuori e che l’amore sacro delle donne torni a farsi sentire forte e intenso per parlare anche al cuore degli uomini.

Raffaella Vaccari
marzo 2014

"La farfalla non conta i mesi ma gli attimi. Fa che la tua vita danzi sui bordi del Tempo come rugiada sulla punta di una foglia!"
                                                                                                  Tagore

  
 
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